Casa Sánchez: un angolo “piccante” a Roma

La cucina messicana in qualunque stagione mette allegria, soprattutto la cucina vera, quella che cambia di casa in casa, legata alle tradizioni tipiche ricche di contaminazioni spagnole, francesi, caraibiche, e non solo. Preparazioni gustose e vivaci, diverse da regione a regione. Non a caso dal 2010, le pietanze messicane sono diventate Patrimonio Immateriale secondo l’Unesco.

Dietro suggerimento di un caro amico ci rechiamo presso il ristorante Casa Sánchez a Roma, che offre proprio questo: cucina messicana vera e allegria. Ma a dire il vero c’entra anche l’amore, perché tutto nasce da una bella storia d’amore tra i due patron, Elizabeth e Lorenzo, Messico e Italia, e dalla passione di entrambi per il cibo e il piacere di raccontarlo.

Diversi anni fa, durante un viaggio di Lorenzo negli Stati Uniti, con sconfinamento in Messico, si sono incontrati e innamorati. Elizabeth Sánchez, brava cuoca, padrona dei segreti della tradizione e curiosa nei confronti dell’innovazione e Lorenzo Casco, abile narratore italiano, altrettanto curioso, si sposano, nascono due figlie e dopo 20 anni di attività in Messico tornano in Italia.

Nel 2017 aprono Casa Sánchez, a Roma tra Villa Torlonia e piazza Bologna, un accogliente ristorante dove tutta la famiglia con competenza e simpatia mette in tavola l’amore per la cucina messicana, per il viaggio e la convivialità. Tutto è curato e sincero, senza sconti folkloristici…dal prestigioso guacamole fatto in casa (arrivi giornalieri di particolari avocado dalla consistenza e sapore perfetti) all’imperdibile e indimenticabile cocktail Margarita….passando per le birre messicane….Ma andiamo con ordine.

Il locale aperto nel 2017 era piccolo e comprendeva la cucina e tre/quattro tavolini. Dopo qualche anno riescono ad acquisire il locale adiacente ed oggi si presentano con un luogo accogliente e tranquillo con una ventina di tavoli interni, alcuni esterni ed una piccola sala inferiore con altri cinque tavoli.

Il Messico è grande cinque volte l’Italia con circa 11.000 chilometri di costa e con cucine diverse per ogni zona del Paese: dalle montagne del Chapas dove c’è la neve fino al litorale. Qui si trova una selezione, dai piatti di pesce della costa del nord ai piatti del centro (la regione di Città del Messico) come la carne al pastor (di chiara origine medio orientale, importato dai libanesi a inizio del secolo scorso, è una specie di kebab) e qualche piatto del sud. C’è un equilibrio tra i piatti delle varie zone seguendo anche una stagionalità proponendo piatti freschi anche a base di pesce in primavera ed estate e piatti più caldi e leggermente più grassi in inverno come ad esempio la Zuppa Sanchez, rivisitazione della zuppa di tortillas, del centro sud, con pollo, tortillas e tacos croccanti.

Anche per le bevande, Lorenzo ha deciso di adottare il Tommy’s Margarita al posto di quello classico: quello servito qui è a base di Tequila, Cointreau, succo di lime e una punta di miele di agave. È servito non nel classico bicchiere a sombrero rovesciato, ma in uno leggermente più grande, tipo goblet, con ghiaccio e sul bordo del bicchiere la tajin messicana: un misto di sale marino, peperoncino e lime.

Noi, oltre all’obbligatorio Margarita, veramente molto buono e seducente, abbiamo assaggiato una selezione dei piatti offerti nella carta: il classico Guacamole (una Salsa di avocado Hass, cubetti di pomodoro, cipolla, coriandolo e lime con chips di mais), veramente piacevole e i Frijoles (Crema di fagioli neri, formaggio e chips di mais) molto buono. Passiamo quindi alla Tostadas de Ceviche (due tortillas croccanti di mais con crema di avocado e tartare di pesce marinato con lime e peperoncino, guarnite con verdurine della casa) e il De Pescado (Merluzzo pastellato con birra e senape, guarnito con avocado, salsa pico de gallo, cavolo rosso, coriandolo e salsa mayo-chipotle), freschi e gradevoli. Abbiamo proseguito con un immancabile Burrito (tortilla di farina di frumento farcita con fagioli neri, riso, formaggio fuso, avocado) e noi abbiamo chiesto il Vegetariano, con ripieno di un mix di zucchine, funghi e friggitelli saltati con cipolla e aglio: perfetto! Completiamo la serata con tre dolci: il Pan de Elote (tradizionale dolce di mais fresco), molto interessante, la Torta al Cioccolato (servita con gelato al dulce de leche), intrigante, una Cheesecake al Mango (base di biscotto croccante, formaggio e mousse di mango), seducente.

Da precisare che le bevande prevedono cocktail che oltre al Margarita comprendono il Paloma (Succo di pompelmo rosa, succo di lime, sciroppo di agave, tequila), il Michelada (Succo di pomodoro, succo di lime, salsa Worcester, salsa Tabasco, birra chiara) e analcolici a base di frutti tropicali. Esiste una bella selezione di Tequila e Mezcal, birre artigianali dell’azienda Dia de Muertos (una blonde da 6%, una weiss da 5,7%, una amber ale da 5,5% e una IPA da 6,8%) e birre più classiche come Corona, Pacifico, Modelo Especial (tutte da 4,5%) e Negra Modelo (5,3%).

Ricordiamo che in sala siamo stati accolti da Valeria, gentilissima e preparata come anche le altre ragazze che la coadiuvano.

Casa Sánchez

Autèntica Cocina Mexicana

Via Catanzaro, 6/b – Roma

Tel. 06.45542607

Facebook: Casa Sanchez

Instagram: casasanchezroma

N.B.: La visita e la degustazione sono state effettuate in collaborazione con Henry Ross e Mika Takizawa.