Vino Nobile di Montepulciano, escono i primi Pieve

Alla vigilia della presentazione dell'annata 2022 del Vino Nobile, escono le prime bottiglie con la menzione Pieve. Il resoconto degli assaggi

Il territorio della Docg Nobile di Montepulciano insiste sull’area del Comune della cittadina, con esclusione della fascia pianeggiante della Valdichiana (nella foto di apertura il panorama a sud ovest dal paese, in direzione del Tempio di San Biagio). Così è dalla prima stesura del documento, fatta nel 1966. Nel 2020, durante studi di approfondimento storico geologico e geografico sono state individuate dodici aree, definite nel disciplinare come unità geografiche aggiuntive (uga): Argiano, Ascianello, Badia, Caggiole, Cerliana, Cervognano, Gracciano, Le Grazie, San Biagio, Sant’Albino, Valardegna, Valiano. Sulle etichette questi toponimi saranno preceduti dalla menzione Pieve. Tutto il territorio della Docg è stato frazionato in Pievi andando a rifarsi a delle suddivisioni nate in epoca tardo romana e longobarda, proprio successivamente alla nascita delle chiesine rurali. L’indagine storica in realtà parte a fine Settecento nel Granducato di Toscana, retto in quel periodo da Leopoldo II d’Asburgo e Lorena. Venne ridisegnato in molti anni tutto il catasto e a Montepulciano il territorio venne suddiviso in sottozone, definite con i toponimi riutilizzati oggi. Tornando a oggi, i vini Pieve godono, quindi, di una certificazione di origine legata a un territorio molto più piccolo, ma anche di un’attenzione produttiva maggiore perché le uve non possono essere acquistate per fare un Nobile Pieve, si deve usare sangiovese per almeno l’85%, accompagnato solo da vitigni autorizzati indigeni, mentre per le tipologie Annata e Riserva è possibile anche usare uve alloctone. Nella realtà dei fatti la maggioranza delle aziende che stanno lavorando sul Pieve focalizzano sul  sangiovese. E poi i vigneti che originano i Pieve devono avere almeno 15 anni. Quanto alla maturazione del vino, questa deve essere superiore a tre anni, a partire dal primo gennaio successivo alla vendemmia.

Vino Nobile di Montepulciano, escono i primi Pieve

La prima anteprima del Vino Nobile di Montepulciano Pieve

Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare alcuni Nobile di Montepulciano Pieve del millesimo 2021, i primi a uscire sul mercato, e due 2022, imbottigliati, ma commercializzabili da gennaio 2026. In questa particolarissima anteprima evidenziamo i vini che più ci hanno convinto ponendo una piccola sfera a fianco del nomeVino Nobile di Montepulciano, escono i primi Pieve. In generale i vini sono tutti veramente interessanti, senza indecisioni, non solo perché palesano una particolare attenzione produttiva, ma poiché manifestano personalità diverse, facendo tutti proprio l’aggettivo che li accomuna nel nome della denominazione.

Diversamente dalle anteprime delle nuove annate, che molte denominazioni italiane propongono a partire da gennaio (il Vino Nobile di Montepulciano a metà febbraio), in questo caso ci siamo trovati davanti alla prima storica anteprima del Vino Nobile di Montepulciano Pieve. L’introduzione delle unità geografiche aggiuntive, ovvero di zone ristrette in cui poter produrre un Nobile di Montepulciano con menzione Pieve, significa avere regole produttive più restrittive, tese a incrementare il peso dell’area nel vino in bottiglia. Un processo che va contro la semplificazione e l’appiattimento e che giocoforza è indirizzato a interessare consumatori evoluti, a beneficio del territorio, ma anche del mondo vitivinicolo di alta qualità del Bel Paese.

Vino Nobile di Montepulciano, escono i primi Pieve

Pieve Ascianello 2022
De’ Ricci
Gentile di fiore e frutto, viola e ciliegia in evidenza. Bocca vibrante, ma non austera, in corso di distensione. Uscirà nel 2026.

Pieve Badia 2022
Vannutelli
Timido e appena indeciso nella sua espressione fresca, in bocca è succoso, veramente vitale, dai tannini appena asciuganti. Giovanissimo, uscirà nel 2026.

Pieve Gaggiole 2021
Tiberini
Gentile, fuso di spezie, frutto e fiore, con tratti di grafite. Bocca vitale, succosa, ricca di frutto, appena vibrante in chiusura.

Pieve Cerliana 2021
Antico Colle
Gioca il contrasto fra i tratti garbati di frutto e fiore con tocchi scuri di grafite e liquirizia. Bella la succosità acida, la trama e media e l’insieme appena austero.

Pieve Cervognano 2021
Vecchia Cantina di Montepulciano
Frutto vivo e croccante, con tratti golosi e un accento di sciroppo, sfumati da spezie dolci. Gentile l’ingresso, succulento il vino, abbastanza bilanciato in progressione, quando mostra un po’ di austerità giovanile.

Pieve Gracciano 2021
Tenuta di Gracciano della Seta
Elegante di frutto e fiore, con respiri di macchia. Succoso e dinamico, in bocca, di bella lunghezza e garbo. Coerente, giovane e fine, anche nei tannini.

Pieve Le Grazie 2021Vino Nobile di Montepulciano, escono i primi Pieve
Fattoria La Talosa
Amalgamato e coinvolgente, denso di frutto, con tratti di pasticceria, invitante. Bocca bilanciata, di buona pienezza, succosa e appena vibrante nel finale, ma coerente nella dialettica accattivante.

Pieve Sant’Albino 2021
Carpineto
Fruttato e tostato, goloso di spezie dolci, molto invitante. Bocca un po’ austera, misurata e nettamente giovane.

Pieve Sant’Ilario 2021
Fattoria del Cerro
Frutto denso ed elegante, percorso da respiri fioriti. Bocca dinamica, succosa, ancora astringente, ma vitale e invitante.

Pieve Valardegna 2021
Avignonesi
Fuso, ampio di frutti, fiori, pasticceria e spezie gentili. Bocca appena secca, che ancora non si distende. Molto giovane.

Pieve Valiano 2021 Vino Nobile di Montepulciano, escono i primi Pieve
Tenuta Trerose
Gentile, ampio,fiorito e fruttato, invitante, percorso da respiri speziati. Bocca succosa, salina, dal tannino setoso, già più pronta del naso nell’espressività netta e coerente.